L’Alloro, o Lauro (Laurus nobilis), è un arbusto sempreverde dalle foglie ovali e lucide, di colore verde scuro, dal profumo assai intenso. I suoi frutti, bacche di colore nero, si raccolgono mature da ottobre a novembre. L’Alloro è una pianta dioica, cioè esistono esemplari maschili e femminili.
L'alloro nella storia
Usi, credenze e rimedi naturali con l'alloro nelle culture classiche
I Greci pensavano che le foglie di Alloro avessero il potere di trasmettere il dono della divinazione, di allontanare la malasorte e le malattie contagiose. A Delfi, sede dell’oracolo di Apollo, i sacerdoti del dio masticavano e bruciavano foglie di Alloro per stabilire la comunicazione con gli Dei e dormivano su “materassi” fatti di strati dei suoi fuscelli, per favorire i sogni premonitori.
Nel mito raccontato da Ovidio, la ninfa Dafne, il cui nome significa appunto “Lauro” (Alloro), fu il primo amore del dio Apollo. La giovane per sfuggire al corteggiamento del dio, si fece trasformare dalla madre Gea in una pianta di Alloro. Il dio, ormai impotente, decise di onorare questa pianta rendendola sempreverde e di farla a lui sacra. Da quel momento in poi, gli uomini l’avrebbero adoperata come simbolo di gloria, da porre sul capo dei migliori, eroi, geni e saggi, capaci di imprese esaltanti.
Anche a Roma l’Alloro era considerato il segno del trionfo; si narra, infatti, che fu Giove stesso a donarla a Cesare per celebrare le vittorie dell’imperatore. Per molto tempo il Lauro è stato usato come rimedio contro la peste, mentre, nel Medioevo, le foglie d’Alloro erano considerate un rimedio naturale adatto a regolarizzare il ciclo mestruale.
Il sapone di Aleppo
Un sapone a base di oleolito di alloro
Con l’oleolito di Alloro si prepara il sapone di Aleppo siriano, particolarmente adatto alle pelli delicate e a chi soffre di allergie e intolleranze ai profumi ed altri additivi, comunemente presenti nei saponi della grande distribuzione.
La corona di alloro
L'alloro come onorificenza
Interessante notare che la corona di Alloro, intesa come importante onorificenza che la persona riceve per imprese nel campo militare, letterario, etc, trova ancora oggi il suo utilizzo per festeggiare i neolaureati. Non a caso la parola laurea deriva dal latino “laurus”.